– rimpicciolire la nostra partizione su cui è installato Windows
– usare lo spazio liberato (non partizionato) per creare una nuova partizione per i nostri dati.
In teoria, almeno su Windows 7, è possibile fare queste operazioni direttamente con gli strumenti forniti dal sistema operativo. Purtroppo almeno io non sono riuscito ad ottenere il risultato che volevo.
Windows tende a distribuire i file su tutto lo spazio che ha a disposizione sul disco, non preoccupandosi di tenere tutto lo spazio occupato (e viceversa quello libero) contiguo. Il risultato è che se avete un file che termina diciamo a meta del vostro disco da 100 GB (quindi a circa 50GB dall’inizio della vostra partizione) non riuscirete a creare una partizione da meno di circa 50 GB anche se in realtà state occupando realmente solo 20 GB.
Ho quindi preferito usare uno strumento open source (
GParted) per fare queste operazioni.
Purtroppo potrebbe essere non banale per un utente inesperto mettersi nelle condizioni di poter usare
GParted.
Il metodo che ho usato io è quello di utilizzare un disco di avvio con alcune utili applicazioni:
SystemRescueCd.
E’ possibile sia masterizzare l’immagine del disco scaricabile da
qui oppure caricarla su una una chiavetta USB con uno strumento scaricabile da
qui.
Quest’ultimo è un file eseguibile che una volta lanciato mostra
questa schermata.
Nell’immagine vedete già l’opzione da utilizzare selezionata (disk image o immagine disco) con indicato a fianco il percorso del file immagine che avete scaricato prima (chiaramente voi specificherete quello del vostro file iso).
Prima di premere su OK assicuratevi che la lettera a fianco della scritta “Drive” sia quella corrispondente alla vostra chiavetta USB (che avrete già inserito nel pc). Se avete un solo dispositivo USB inserito sul computer dovrebbe essere già indicata la lettera corretta.
Premendo su OK il programma copia il contenuto del file ISO sulla chiavetta e la rende avviabile.
Vi verrà quindi chiesto di riavviare il PC.
Procedete se siete pronti a partizionare il vostro disco.
Dopo aver riavviato, se avrete impostato il pc per partire dalla chiavetta USB, dovrebbe comparirvi una schermata grafica con una lista di possibili scelte.
Scegliete
vmlinuz2.
Dopo qualche minuto avrete caricato vi verrà chiesto quale tipo di layout di tastiera utilizzare.
Se volete potete indicare il numero associato alla tastiera italiana ma non è molto importante perchè non useremo caratteri particolari quando scriveremo e la tastiera inglese selezionata in automatico dopo una ventina di secondi andrà bene.
Ad un certo punto comparirà una scritta:
root@systemresccd /root %
Questo è il prompt dei comandi. Scrivete “wizard” e premete invio.
Al successivo menu limitatevi a premere invio.
Dovrebbe avviarsi finalmente l’interfaccia grafica del nostro sistema linux ai minimi temini (o quasi…).
Potete usare il mouse per cliccare sul pulsante indocato con la scritta
GParted (quando lasciate la freccia del mouse sopra).
Ecco finalmente la finestra del nostro programma.
Vi rimando alle guide indicate nella sezione
2 – Prepariamo un nuovo pc portatile al primo utilizzo: gli strumenti per i dettagli sull’utilizzo.
Vi consiglio di ridimensionare la partizione più grande (potreste avere delle partizioni più piccole nascoste create dal produttore del pc o da windows) a circa 50 GB.
Lo spazio rimanente lo potete utilizzare per creare la vostra partizione dati.
Come tipo di partizione scegliete LOGICA (LOGIC partition).
Il tipo di formato (file system) deve essere NTFS (o in alternativa
FAT32 ma vi suggerisco NTFS).
Vi suggerisco di dare un nome (label) alla vostra partizione (es. DATI).
Al termine delle operazioni (potrebbe volerci qualche decina di minuti) potete uscire dall’interfaccia grafica (scegliendo LOGOUT dal menu).
Vi ritroverete al prompt dei comandi già visto prima
root@systemresccd /root %
Dopo aver tolto la chiavetta (o il cd) premete contemporaneamente i 3 tasti:
CRTL + ALT + CANC
per riavviare il pc.
Al successivo riavvio è probabile che Windows avvii il controllo dell’integrità del disco. Non c’è da preoccuparsi: dopo qualche minuto (e forse un nuovo riavvio automatico) Windows dovrebbe ripartire regolarmente.
6 – Usiamo la nostra nuova partizione
Aprendo “risorse del computer” dovremmo trovare la nostra nuova partizione DATI pronta per essere utilizzata.
Le prossime operazioni sono un pelino delicate: cercheremo di far utilizzare a Windows una cartella del nostro “disco” DATI per i nostri documenti.
Se più persone utilizzano lo stesso computer potrebbe essere necessario rifare queste operazioni entrando in Windows di volta in volta con i diversi utenti (non tratterò questo caso).
Creiamo una cartella Documenti sul disco DATI.
Creiamo un punto di ripristino (verificate sulla guida di Windows come fare) e chiamatelo “Sistema originale”.
La procedura su Vista e Windows 7 è molto semplice.
Su Gestione Risorse andate su c:\users\[nome del vostro utente]\Documenti.
Cliccateci sopra col tasto destro e scegliete proprietà e da qui la linguetta Percorso.
Impostate il percorso della cartella Documenti sul disco DATI e premete su applica.
Vi verrà chiesto se volete spostare anche i file contenuti nella cartella originaria. Cliccate su Si.
Vi suggerisco di spostare:
Documenti (Personal), Desktop, Preferiti (Favorites), My Music, My video, My Pictures.
7 – Aggiorniamo il software di sistema
Prima di procedere ad un nuovo backup vi consiglio di eseguire Windows Update ed eventualmente lanciare il programma per l’aggiornamento del pc fornito dal produttore (se ve ne ha fornito uno).
A questo punto potete procedere con un nuovo backup.
Volendo potete utilizzare il disco DATI destinatario del backup: se avete a disposizione un disco esterno vi suggerisco di utilizzare quello.
In questo modo, in caso di guasto sul disco del vostro computer (anche se partizionato è sempre un unico dispotivio fisico che si può guastare), potrete usare il vostro disco esterno come sorgente per il ripristino.
8 – Completiamo l’installazione
A questo punto abbiamo una buona base di partenza per poter ripristinare il nostro pc in caso di problemi.
Possiamo ora procedere ad installare tutti i software di utilità che ci interessano e, volendo, fare un nuovo backup. Io generalmente non faccio questo ulteriore backup: preferisco ripristinare da una base aggiornata e relativamente leggera. Le applicazioni in ogni caso preferisco reinstallarle da zero nelle loro versioni più aggiornate.
In questa fase potrebbe esservi utile questo sito:
AllMyApps.
Conclusioni
Spero che questa guida (scritta invero mentre preparavo il notebook per mio nipote 😉 ) sia sufficientemente chiara nell’indicazione delle operazioni da compiere. Certamente non ho la pretesa di aver esaurito l’argomento ma non dovreste avere difficoltà ad approfondire per conto vostro anche sfruttando i link che vi ho indicato.
Gc